Sono stato a pranzo dai miei genitori e – tanto per cambiare – mia mamma ha imbandito un pranzo (questa volta a base di pesce) al termine del quale ero farcito come un tacchino.
Spostandomi a fatica verso il salotto, mi sono steso sul divano (ufficialmente per il Gran Premio notturno di Singapore) e in capo a pochi minuti ero in quello stato di dormiveglia che ti fa tenere gli occhi chiusi, ti stai riposando ma senti chiaramente quello che accade attorno a te, il che ti permette di captare conversazioni come questa:
Mamma: ah, xe lì il putel. Povero, el xe stanco…(pausa sapiente)…sa cosa femo? (rivolta a mio padre), mi faso el cafè e intanto ti te lo svei così lo metemo in machina che’l torni a dormir a casa sua!
E infatti, senza neppure rendermi conto di come sia accaduto così in fretta, dopo pochi minuti mi sono ritrovato in auto con a fianco un sacchettino con dell’uva, mezzo plumcake e un vasetto di marmellata casalinga di fichi, sfrattato da quella che un tempo fu casa mia!
Mentre me ne andavo, mia madre mi stava salutando sorridendo. Era soddisfatta: in un attimo aveva sgombrato il suo salotto perfetto da un ingombrante blocco di 80 kg di carne inerte e il suo divano era di nuovo libero. Missione compiuta.
Le mamme, sono uniche :).
E meno male che ci sono.
Serena giornata.
P.S.
Anche i papà, per par condicio 🙂
…E tu ti eri fatto anche il bagno di schiuma in onore della tua mamma (rifiutando un invito per una colazione al volo con la sottoscritta)…ben ti sta.
MI HAI FATTO SORRIDERE,
Marco,e ricordare.Un’applauso all’intelligenza (sottile) della mamma a te,un bacio consolatorio.Bianca 2007
Buongiorno Marckuck;
and the best is yet to come!!!! 🙂
sei veramente tanto simpatico 🙂
Bello de mamma sua!
Riuscire a rimpinzarsi come tacchini mangiando pesce non è da tutti.
Certo che di mamma ce n’è una sola, ma che sarebbe la sua arguzia senza l’aiuto diplomatico di un papà?
Bacioni a tutti e tre!
Sicuramente sapeva che stavi origliando/vigilando 🙂
W la MAMMA, cantava Bennato, W la MAMMA.